I tender point, sono aree specifiche del corpo che sono sensibili al tatto e causano dolore quando vengono premuti. Questi punti sono diventati importanti nel campo della medicina per la diagnosi della fibromialgia, una malattia cronica che causa dolore muscoloscheletrico diffuso, affaticamento e disturbi del sonno.
Storia dei tender point
La fibromialgia è stata descritta per la prima volta nel 1904 dal medico britannico William Gowers, che la chiamò “reumatismo muscolare”. Tuttavia, solo negli anni ’80 il termine “fibromialgia” è stato coniato per descrivere meglio i sintomi della malattia. Nel 1990, l’American College of Rheumatology ha definito i criteri diagnostici per la fibromialgia, che comprendono la presenza di dolore in 11 o più dei 18 tender point specifici.
Utilizzo dei tender point nella diagnosi della fibromialgia
I tender point sono diventati una parte importante della diagnosi della fibromialgia. La presenza di dolore in almeno 11 dei 18 punti tender specifici può indicare la presenza di fibromialgia.
I tender point si trovano in diverse parti del corpo, tra cui collo, spalle, petto, gomiti, glutei, ginocchia e caviglie. Sono spesso situati nei punti in cui i muscoli si attaccano alle ossa. Quando vengono premuti, possono causare dolore intenso e diffuso in tutto il corpo.
L’origine del dolore associato ai tender point non è del tutto chiara. Alcuni esperti suggeriscono che possa essere dovuto a problemi con il sistema nervoso centrale, che potrebbe interpretare i segnali di dolore in modo errato. Altri esperti suggeriscono che il dolore potrebbe essere causato da un’infiammazione locale dei tessuti molli.