Fibromialgia “diagnosi attraverso 18 punti specifici”

Se hai iniziato ad approcciarti alla fibromialgia, probabilmente ti sei imbattuto nei cosiddetti “Tender Points”.

Cosa sono questi Tender Points e come capire se li hai? E possono davvero dire al tuo medico se hai o meno la fibromialgia? Vediamo di approfondire la questione.

Tender Points cosa sono

Chi ha la fibromialgia ha una soglia del dolore molto bassa.

Una persona senza la patologia, infatti, potrebbe essere urtata delicatamente e notarlo a malapena. Chi, invece, soffre di fibromialgia, a quello stesso tocco potrebbe sentire molto male in quanto più sensibile al dolore.

Sebbene la malattia sia una condizione nota per causare dolore diffuso, i medici sono soliti identificare specifiche aree del corpo, i punti tender appunto, che sembrano più sensibili al tatto per chi soffre di fibromialgia rispetto a chi non ha questo disturbo.

Spesso non sono aree profonde ma sono appena sotto la superficie della pelle.

 

Fibromialgia diagnosi tender points

Il termine tender points è nato nel 1977. Due medici canadesi, Hugh Smythe e Harvey Moldofsky, hanno proposto infatti come criteri per la formulazione della diagnosi di fibromialgia l’identificazione di questi punti.

Per diagnosticare la fibromialgia, il medico conta i tender point della fibromialgia. Se i punti che causano dolore sono 11 su 18, allora vuol dire che la persona potrebbe essere affetta dalla patologia.

Tender points dove sono

I Tender points tendono a essere simmetrici nel corpo.

Si trovano sia sopra che sotto la vita e sono sparsi su collo, schiena, petto, gomiti, fianchi, glutei e ginocchia.

Il tender point  dovrebbe causare dolore in quell’area esatta quando il medico preme su di esso con una forza sufficiente per far diventare l’unghia bianca. Si dovrebbe percepire dolore  nel punto esatto in cui viene premuto.

 

La Fibromialgia tender points” o “punti trigger” sono stati identificati dall’American College of Rheumatology (ACR) nel 1990 come criterio diagnostico per la fibromialgia. Secondo questi criteri, per diagnosticare la fibromialgia, un paziente dovrebbe presentare dolore in almeno 11 di 18 punti specifici quando viene applicata una pressione leggera.

Ecco una lista di questi punti trigger, che sono generalmente bilaterali (presenti su entrambi i lati del corpo):

  1. Punto sub-occipitale: alla base del cranio, nel punto in cui il collo si unisce al cranio.
  2. Punto del trapezio: nella parte superiore del muscolo trapezio, tra la spalla e il collo.
  3. Punto del muscolo sternocleidomastoideo: nella parte anteriore del collo, vicino alla clavicola.
  4. Punto dell’articolazione acromioclavicolare: nella sporgenza ossea dell’articolazione tra la clavicola e l’omero.
  5. Punto del secondo intercostale: sul lato anteriore del petto, tra le seconde coste.
  6. Punto laterale del gomito: sulla parte esterna del gomito.
  7. Punto del gluteo: nella parte superiore del muscolo gluteo, nella zona in cui la natica incontra l’anca.
  8. Punto del ginocchio: sul lato interno del ginocchio, vicino all’articolazione.
  9. Punto del muscolo trapezio inferiore: nella parte del muscolo trapezio, nella zona della schiena superiore.
  10. Punto del muscolo sovraspinoso: nella parte superiore della scapola, vicino alla spalla.
  11. Punto del muscolo quadrato dei lombi: nella zona bassa della schiena, vicino ai muscoli spinali.
  12. Punto del muscolo grande rotondo: nella parte superiore del braccio, vicino all’ascella.
  13. Punto del muscolo dei flessori dell’anca: nella zona superiore del femore, nella parte anteriore della coscia.
  14. Punto della tuberosità ischiatica: sulla parte inferiore del gluteo, vicino al sedere.
  15. Punto del muscolo sopraspinoso: nella parte superiore del braccio, vicino alla spalla.
  16. Punto del muscolo vasto laterale: sulla parte esterna del ginocchio.
  17. Punto del muscolo ileopsoas: nella parte anteriore dell’anca, vicino all’inguine.
  18. Punto del muscolo deltoide: sulla parte esterna della spalla.

 

 

Ad Ogni modo è giusto fare una distinzione tra  i Trigger Point altri punti che hanno in comune  e i Tender Point

Nella pratica clinica, i medici spesso si trovano ad affrontare pazienti che lamentano dolori muscolari localizzati. Due termini che vengono frequentemente utilizzati in relazione a tali sintomi sono “trigger point” e “tender point”. Nonostante la somiglianza dei loro nomi, queste due condizioni hanno caratteristiche distinte e richiedono approcci diversi per la diagnosi e il trattamento. Di seguito, esploreremo le differenze tra trigger point e tender point, fornendo anche esempi clinici per una migliore comprensione.

Trigger point:

Un trigger point è una zona ipersensibile di un muscolo scheletrico che provoca dolore quando viene stimolata. Questa condizione è spesso associata a una contrattura muscolare, che è un’area di muscolo che si contrae e non riesce a rilassarsi correttamente. Un trigger point può svilupparsi a seguito di lesioni, sforzi ripetitivi, posture scorrette o stress emotivo.

I trigger point possono essere distinti in due tipologie: trigger point attivi e trigger point latenti. Un trigger point attivo causa dolore in una determinata area, che può diffondersi ad altre parti del corpo, noto come dolore riferito. Ad esempio, un trigger point nel muscolo deltoide può causare dolore riferito alla spalla o al braccio. D’altra parte, un trigger point latente è una zona ipersensibile che può non causare dolore iniziale, ma può essere attivata da un movimento o una pressione specifica.

La diagnosi dei trigger point viene spesso effettuata attraverso un esame fisico dettagliato. Il medico può applicare una leggera pressione su specifici punti del muscolo per individuare le zone di dolore o di ipersensibilità. In alcuni casi, possono essere utilizzate tecniche diagnostiche come l’elettromiografia (EMG) per valutare l’attività elettrica dei muscoli.

Il trattamento dei trigger point può coinvolgere diverse terapie, tra cui la terapia manuale, l’agopuntura, la terapia fisica e l’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) o miorilassanti. Un approccio comune è la terapia del trigger point con ago secco, in cui vengono inseriti aghi sottili nella zona del trigger point per alleviare il dolore e promuovere il rilassamento muscolare.

Tender Point:

A differenza dei trigger point, i tender point sono punti dolenti situati in specifiche aree del corpo, spesso associati a condizioni come la fibromialgia. Questi punti sono particolarmente sensibili alla pressione e al tatto, e la loro stanchezza può causare dolore o disagio. I tender point sono usualmente presenti in gruppi e si trovano principalmente nelle tendine, nei muscoli, nelle ossa o nei tessuti molli.

Per diagnosticare i tender point, i medici utilizzano il criterio del “dolore diffuso”. Secondo i criteri dell’American College of Rheumatology, per confermare la presenza di fibromialgia, devono essere presenti almeno 11 dei 18 tender point specifici. Questi punti dolenti sono situati in varie parti del corpo, come il collo, le spalle, il torace, i gomiti, i fianchi e le ginocchia.

Un esempio di tender point potrebbe essere la presenza di dolore localizzato nella parte superiore del trapezio quando viene applicata una pressione moderata. Un altro esempio potrebbe essere il dolore nella parte interna del ginocchio quando viene applicata una leggera pressione sulla regione specifica.

Il trattamento dei tender point è spesso focalizzato sul trattamento della condizione di base, come la fibromialgia. Ciò può coinvolgere un approccio multidisciplinare che comprende farmaci per il dolore, terapie fisiche come la fisioterapia, l’esercizio fisico regolare, la gestione dello stress e l’educazione del paziente sulla gestione del dolore.

Conclusioni:

In sintesi, i trigger point ei tender point sono dovuti a condizioni diverse che possono causare dolore muscolare localizzato. I trigger point sono zone ipersensibili all’interno dei muscoli scheletrici, mentre i tender point sono punti dolenti situati in specifiche aree del corpo associati alla fibromialgia. I trigger point possono essere attivi o latenti, mentre i tender point sono particolarmente sensibili alla pressione e al tatto. La diagnosi dei trigger point e dei tender point richiede un esame fisico dettagliato, ei trattamenti possono includere terapie manuali, farmaci e terapie fisiche specifiche per ciascuna condizione.

È fondamentale consultare un medico o uno specialista per una corretta diagnosi e un piano di trattamento personalizzato. Comprendere le differenze tra trigger point e tender point può aiutare i pazienti a ottenere il giusto approccio terapeutico ea gestire in modo efficace il dolore muscolare.

 

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