La Bellezza una questione di “POSTURA”

Curve sì, ma al posto giusto e ‘fisiologiche’.

La postura scorretta favorisce doppio mento, seno cadente, pancetta e cellulite ed è una causa occulta di invecchiamento dei tessuti.

Il 45% delle posizioni che assumiamo durante il giorno è causa di inestetismi.

La postura scorretta è un elemento drammaticamente sottovalutato ma è capace nel medio-lungo periodo di determinare danni funzionali ed estetici.

I tessuti e il grasso in particolare si accumulano secondo rigorose leggi biologiche e rispondono alle sollecitazioni negative adeguandosi come possono allo scopo di mantenere l’equilibrio a scapito talora dell’estetica anche di soggetti molto giovani e ancor più dopo i 50 anni.

La postura sbagliata quindi invecchia il corpo e accentua i problemi dovuti alla forza di gravità.

Si può avere una postura sbagliata nella camminata, nella posizione eretta, più spesso in tutte le attività che ci vedono seduti per molte ore, che prevedono l’uso di dispositivi e addirittura nel sonno e porta ad irrigidimenti e degenerazioni dei tessuti elastici.

Questi ultimi possono provocare inestetismi correlati alla circolazione linfatica, per esempio:

  • intrappolamento dei nervi,
  • blocchi respiratori,
  • disturbi digestivi,
  • cattiva circolazione,
  • problemi di equilibrio

Esiste una postura corretta e fisiologica ma molto spesso assumiamo posizioni forzate, scomode, che ci affaticano senza che ce ne rendiamo conto e che prevedono un dispendio di energie e a danni dell’aspetto estetico.

Già a partire dal volto, un difetto visivo non corretto o l’abitudine a mantenere espressioni fisse corrucciate favorisce la comparsa di rughe verticali in mezzo alla fronte denominate ‘glabellari’.

La posizione che si assume quando si guarda il telefonino porta, per esempio, a un rilassamento dei tessuti della zona compresa tra la parte inferiore del viso e la linea delle clavicole.

“Se il problema sono le rughe, orizzontali o verticali, anche premature, si può intervenire con i filler, che danno ottimi risultati, armoniosi e molto naturali”.

La diffusione degli smartphone ha prodotto, inoltre, un aumento considerevole delle richieste di botox per correggere le rughe del corrugatore, per intenderci quelle che si formano al centro della fronte tra le sopracciglia, che si accentuano per l’espressione che si tende ad assumere quando si guardano i display.

Postura e inestetismi

“Tutte le alterazioni della postura inducono effetti analoghi: tensioni ma anche cedimenti globali del corpo, perdita di tono, incurvamenti, spostamento dei tessuti di sostegno e del connettivo, protrusioni.”

Postura e bellezza

Chi presenta già un accumulo adiposo sull’addome può vederlo più accentuato a causa di alterazioni della colonna come il bacino retroverso e la tendenza ad una posizione troppo dritta e rigida.

A tal proposito potrebbe essere vantaggioso per la paziente effettuare una valutazione posturale, in modo da intervenire su eventuali problematiche viscerali o sulle alterazioni dell’apparato muscolo-scheletrico, migliorando allo stesso tempo salute e aspetto estetico.

Mentre l’accumulo di grasso sui fianchi, le odiate ‘culotte de cheval’ (deposito adiposo distrettuale nella zona cosce e glutei ) possono inaspettatamente comparire in chi presenti alterazioni della colonna come cifosi e lordosi.

Il primo passo è dunque sempre correggere l’assetto posturale con una ginnastica posturale mirata, e in seguito, a seconda della tipologia ed entità dell’inestetismo, si potrà intervenire con diversi protocolli per il rimodellamento corporeo, la stimolazione della circolazione vascolare e linfatica con conseguente riassorbimento dei liquidi extracellulari, e la tonificazione muscolare”.

Anche la PEFS (cellulite) vede tra i suoi fattori di insorgenza disordini posturali che mettono sotto stress e alterano il tessuto connettivo.

Lunghe ore seduti possono provocare una stasi della circolazione che impedisce il corretto flusso del sangue carico di ossigeno e ormoni lipolitici (capaci di sciogliere i grassi) e il ristagno delle tossine per insufficiente ritorno venoso, oltre all’infiammazione del tessuto sottocutaneo dovuto al carico del peso sul bacino, cosce e ginocchia.

Il seno e la sua battaglia con la gravità

Il seno risponde alle stesse leggi, con l’aggravante della gravità: con una posizione ‘insaccata’ sulla sedia, la schiena curva o storta, il tronco si affloscia e non esercita l’azione dei muscoli della schiena che gli permettono di stare dritto. Un indebolimento generale che porta alla perdita di tonicità del seno la cui bellezza è data dallo sviluppo e dal mantenimento dei muscoli grande e piccolo pettorale.

Glutei poco sodi

Sarebbe bene valutare l’appoggio della nostra camminata, in alcuni casi tendiamo a camminare senza utilizzare completamente i muscoli piccolo e medio gluteo che quindi non si sviluppano a dovere, oppure utilizzando in eccesso il muscolo della fascia lata che chiamato ad un superlavoro si organizza con una riserva locale di ossigeno ed energia: accumuli di grasso insomma sulla parte esterna delle cosce e dei glutei.

Bastano pochi mesi perché gli effetti delle cattive posture diventino visibili e recuperare è molto difficile perché la forza di gravità e il rilassamento di alcuni muscoli interni non risponde all’esercizio fisico tradizionale.

Quando la postura errata è cronica e perdura da molti anni l’aspetto del corpo disarmonico può essere corretto solo con interventi di chirurgia estetica.

Per questo motivo è consigliabile una valutazione posturale sin dall’età dello sviluppo da ripetersi periodicamente ogni 5 anni.

Ma facciamo un passo successivo, dato che un altro tema da porre in evidenza quando si parla di postura, è quello dei problemi circolatori dei liquidi corporei negli arti inferiori, perché occorre considerare la presenza del nodo vascolare e nervoso situato a livello del malleolo mediale (interno) della caviglia.

Tutto il nostro corpo poggia sui piedi!

Tale nodo risulta cruciale per il ritorno venoso ma spesso, essendo sottoposto a tensioni per squilibri posturali (piede in appoggio in eversione), non riesce a svolgere fisiologicamente la sua funzione. A ciò va aggiunto che una postura scorretta comporta, come abbiamo già visto, un passo scorretto e quindi una possibile spinta propulsiva, anch’essa determinante per un adeguato ritorno circolatorio insufficiente.

Durante la deambulazione, infatti, il piede, la caviglia e il polpaccio formano un’unità anatomo-funzionale che funge da “cuore periferico”.

Le conseguenze di tutto ciò possono essere edemi per stasi circolatorie con i relativi effetti negativi sull’apparato circolatorio:

  • caviglie e gambe gonfie e pesanti,
  • vene varicose (varici),
  • linfoedema (linfedema),
  • flebiti ecc.

Prendiamo in considerazione la stretta correlazione tra cellulite e glutei poco sodi, due dei crucci estetici molto diffusi.

Questo fenomeno accade quando vi è un’alterazione delle strutture del tessuto connettivo che si manifesta in superficie con aspetto spugnoso e bucherellato della pelle (“a buccia d’arancia”) e rigonfiamenti più o meno evidenti (pelle “a materasso”).

Ciò è dovuto, in ultima analisi, all’aumento di volume (ipertrofia) delle cellule adipose.

Il meccanismo base della cellulite è rappresentato da un disordine profondo del microcircolo; la sostanza fondamentale del derma diventa così sede di processi chimici di perossidazione a carico delle fibrille collagene che formano degli anomali ponti molecolari raggomitolandosi e compattandosi in noduli fibrosi.

E’ possibile distinguere tre fasi principali di degenerazione progressiva:

  1. Fase edematosa: caratterizzata dal ristagno di liquidi a livello tessutale con possibile concomitante senso di pesantezza agli arti inferiori (la cellulite si avverte solo al tatto).
  2. Fase fibrosa: aumento di volume delle cellule adipose e conseguente neoformazione di piccolo noduli: il tessuto connettivo di sostegno (derma) viene compresso e perde di elasticità irrigidendosi. (La cellulite è visibile pelle “a buccia d’arancia”).
  3. Fase sclerotica: l’ulteriore alterazione connettivale si manifesta con noduli duri e dolenti al tatto; (la cute presenta avvallamenti e gonfiori evidenti che le conferiscono il tipico aspetto “a materasso”). Nei casi più gravi vi è formazione di un vero e proprio lipoedema. Premesso che la cellulite può essere presente anche a causa di patologie quali il linfedema congenito, in realtà questo processo degenerativo deriva in buona parte da una problematica posturale.

 

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